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Nato in Provenza alla vigilia della Rivoluzione francese, figlio di un' aristocrazia di toga, Eugenio de Mazenod viene travolto dagli eventi e a soli 9 anni segue la famiglia in un lungo esilio. Tornerà in patria all'età di vent'anni, alla ricerca di un'identità e di una vocazione intravista e poi perduta. Sullo sfondo delle tormentate vicende dell'Ottocento, fra trasformazioni epocali che investono l'Europa, una Chiesa francese disorientata, perseguitata e divisa, o troppo legata all' ancien régime che ha quasi perduto il contatto con la gente delle campagne e con i nuovi poveri delle città, ed è imbevuta di gallicanesimo e di giansenismo, vede Eugenio de Mazenod (17821861) stagliarsi come figura dei tempi nuovi che lo Spirito sta suscitando. Fondatore dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, vescovo di Marsiglia e senatore di Francia, Eugenio de Mazenod non è però soltanto un grande uomo o un santo del passato. "Si legge il passato per interpretare il presente e per preparare in modo creativo il futuro: un fondatore non rimane indietro, cammina davanti a noi".